Quante cose abbiamo rimandato a settembre? Quante ne possiamo iniziare? Settembre ha quel sapore di rinascita, di inizio, origine, riscoperta, e i buoni propositi fioccano a mille, trascurati e rimandati nella frenesia dei giorni estivi. Ma ora ci siamo, il nono mese dell’anno è qui e bussa alla nostra porta. È qui a ricordarci dell’importanza di prenderci il giusto tempo per fare le cose che ci fanno stare bene: dedicare un’ora al giorno ai noi stessi, al nostro corpo, alla nostra mente. Se un’ora sembra troppo cominciamo da mezz’ora. Purché sia solo per noi, senza smartphone, senza email, senza l’ansia da lavoro, per mezz’ora al giorno. Come fare? Abituati alle corse e alla frenesia quotidiana sappiamo che non è facile, eppure se ci pensiamo bene, troppo spesso ci concentriamo su molte cose che riteniamo importanti e tralasciamo la più importante di tutte: noi. Ok il lavoro, gli impegni, le amicizie, il mutuo e la complessità del quotidiano, ma noi, ci siamo anche noi. E per noi cosa facciamo? Come ci nutriamo di benessere? E soprattutto, sappiamo riconoscere il momento in cui ci sentiamo davvero bene? Non è scontato affatto.
Iniziamo cercando una certezza, un pilastro su cui poter contare ogni giorno. Anche un gesto semplice, come la lettura di un buon libro, l’ascolto di un disco dall’inizio alla fine, cucinare, dedicarci ad un hobby, svolgere attività fisica, o meditazione. Qualsiasi cosa purché ci distragga da ciò che appesantisce le giornate. Nello specifico, preferire un libro allo scorrere le notifiche sui social network alleggerisce la nostra mente, stanca meno gli occhi, crea collegamenti che ci portano lontano e ci fanno sognare, e a chi non piace sognare?
Ascoltare un disco dall’inizio alla fine, dicevamo, questo gesto pare quasi scomparso, ma se ci riflettiamo, oggi la musica non riguarda più momenti privati ma viene ascoltata mentre si guida, si cucina, si lavora, si corre, si attende in fila al supermercato, insomma, la si ascolta mentre si fa altro; e le si dedica poca attenzione, non si ascolta con la mente davvero concentrata sulla musica, eppure c’è stato un tempo in cui riuscivamo a farlo: riproviamoci, perché così, di nuovo, sogniamo.
Poi lo sport, dicevamo. L’allenamento è importante, lo sappiamo bene, e ognuno si cimenta nella sua disciplina preferita, corsa, nuoto, ciclismo, palestra e quant’altro, tutte attività sane, ma se qualcuno non dovesse proprio aver voglia di fare sport? Se proprio non ti va, insomma, devi per forza viverlo come un obbligo? Certo che no, gli obblighi non piacciono a nessuno. Basta una camminata, ogni giorno, mezz’ora. Una passeggiata anche lenta, con lo smartphone spento, o in tasca (senza controllarlo), o addirittura a casa. Una passeggiata senza l’ansia di controllare le notifiche. Una passeggiata per resettare la mente, prendere fiato, chiacchierare con qualcuno. Se poi si preferisce fare esercizio, tanto meglio. Due o tre volte alla settimana sono sufficienti, e importanti.
Cucinare, perché no? È rilassante, salutare, utile, interessante. Non serve essere chef stellati, bastano poche cose, ingredienti semplici, purché sani, ben dosati. Cucinare crea un collegamento tra cervello, mani, olfatto e gusto, e ci rende protagonisti della nostra alimentazione. Sappiamo tutti quanto questa incida sull’umore, la salute, il benessere generale.
Settembre è qui, è ora, e ci chiede di non procrastinare, ma di fare, prendere iniziativa per scoprire che possiamo davvero stare meglio grazie a pochi momenti. Semplici gesti che conducono all’origine del nostro benessere personale. Ognuno ha il suo. Ognuno lo trova in momenti e attività differenti, ma c’è una cosa che tiene in piedi i nostri pilastri: il sonno. Se dormiamo bene riusciamo bene in quello che facciamo. Dormire bene ci aiuta a trovare il tempo e la concentrazione per fare le cose nel modo giusto. Dormire bene ci aiuta a realizzarci, ritrovarci, rigenerarci. A settembre, cominciamo a dormire bene.