Sonnopedia

"H" come Hotel

"H" come Hotel

Viaggiare senza compromessi

Dormire bene diventa un’esperienza memorabile, da raccontare agli amici, e lo conferma il successo crescente dello sleep tourism (di cui abbiamo già parlato qui). Può essere per una vacanza o per motivi di lavoro, ma quando passiamo la notte fuori casa la speranza è sempre la stessa: trovare un luogo accogliente, che ci faccia sentire bene, per dormire come se fossimo nella nostra camera da letto. Speriamo in uno spazio comodo, avvolgente, dove ogni cosa è al suo posto, ma è il sistema letto il fulcro attorno a cui ruota tutto. Per questo viene definita bedding experience. I benefit che le catene alberghiere più prestigiose propongono ai clienti vanno dal pillow menu, una vera e propria lista di cuscini dove scegliere il modello più adatto alla nostra posizione preferita per dormire, fino al topper aggiuntivo.  

Dormire su un materasso di qualità fa la differenza 

Trascorrere la notte su un materasso diverso da quello di casa può trasformarsi in un sogno, grazie a tutte le comodità possibili di cui possiamo usufruire nei migliori hotel, ma anche un incubo. Dipende tutto dalla qualità del materasso, se è più o meno datato, o se la manutenzione e la pulizia vengono eseguite in modo corretto. Ma vi assicuriamo che, il più delle volte, quando si dorme in hotel ci si alza più rilassati. Se siete in vacanza, di sicuro lo stato d’animo più predisposto al benessere può influire, ma in genere le catene alberghiere investono in prodotti di qualità, così che siano in grado di adattarsi a persone di diverso peso, altezza e corporatura. In più, negli alberghi i materassi sono sostituiti con più frequenza, ogni 5-7 anni circa. Dorelan lo sa bene perché ha una divisione ad hoc per l’hôtellerie proprio per soddisfare le esigenze tailor made di ogni albergo, così da garantire un valore aggiunto alla customer experience. Sono sempre più numerose, infatti, le strutture che scelgono i prodotti che compongono il nostro sistema per il sonno, tecnologico, innovativo e fondato su basi scientifiche, ma che non si dimentica della sapienza artigianale tipica del Made in Italy. E, si sa, che se in un hotel si dorme bene, ci si ritorna non appena c’è l’occasione, oltre a fare passaparola tra gli amici.  

Rimedi al “first night effect” 

Nonostante tutto, può capitare di passare la prima notte lontana dal letto di casa (può essere in hotel, ma anche a casa di un amico) con gli occhi sbarrati, mentre ci si rigira nel letto o si fissa la sveglia in attesa che suoni. Il problema non è il materasso: si chiama “first night effect” (effetto della prima notte fuori casa) ed è un meccanismo che si innesca quando ci ritroviamo a dormire in un luogo che non è familiare, mettendo così “in allarme” la mente. Nuovi odori o rumori, e una disposizione diversa dei mobili. Si tratta di una reazione involontaria e in genere passa dopo la prima notte. Numerosi studi scientifici sostengono che chi viene colpito dal “first night effect” dorme in modo meno profondo e attraversa fasi del sonno più leggere, compromettendone così la qualità. Le persone colpite con più facilità da questa problematica sono quelle che viaggiano molto per lavoro, cambiano spesso fuso orario o soffrono già di altri disturbi del sonno, come l’insonnia o le apnee notturne. Ma chi pensa di essere più predisposto ai fastidi del “first night effect” può giocare queste carte per cercare di confondere le idee alla sua mente. In primis, portando con sé un oggetto familiare, che vi ricorda casa o una persona cara. Può essere il cuscino con cui dormite di solito, o un profumo per l’ambiente. Di sicuro è una scelta azzeccata anche cercare di andare a letto e alzarsi alla stessa ora, proprio come quando siete a casa, ed evitare di bere caffè dopo le cinque di pomeriggio. 

Oggetti che possono tornare utili per chi dorme in hotel  

Cuscino e profumo per l’ambiente, magari in formato spray da spruzzare anche sulle lenzuola, che richiama quello di casa sono in cima alla lista, ma nella top ten non possono mancare i tappi per le orecchie e una mascherina per gli occhi, due strumenti indispensabili che in valigia non portano via spazio. Vale lo stesso discorso anche per la federa: portarne una personale per rivestire il cuscino dell’hotel è un’altra buona idea per assicurarsi sonni tranquilli come se foste nella vostra camera da letto.