Editoriale

Come il sonno incide nella nostra vita

Come il sonno incide nella nostra vita

A Cura del Comitato Scientifico Dorelan

Il sonno è un processo fisiologico essenziale per l’essere umano, in quanto facilita il recupero e il ripristino delle corrette funzionalità corporee e mentali. Una ridotta quantità e qualità di riposo notturno è associata a scarse prestazioni fisiche e cognitive. Il sonno è in continuo cambiamento durante la notte, infatti, a livello scientifico, viene diviso in fase NREM (suddivisa a sua volta in N1 e N2, stadi superficiali del sonno, e SWS, stadio profondo del sonno) e fase REM (Rapid Eye Movement).

Il sonno svolge diverse funzioni nel nostro organismo, tra queste troviamo la regolazione dell'apprendimento e della memoria, il recupero fisico, il controllo delle emozioni e la produzione di ormoni (Vandekerckhove & Wang, 2018). Il corretto riposo notturno facilita molteplici processi della memoria che non si limitano al mero rafforzamento dei ricordi, ma anche alla formazione e alla riorganizzazione della conoscenza.

Il consolidamento della memoria avviene nella fase REM, teoria supportata da diversi studi scientifici (Conte & Ficca, 2013). Per questo motivo, è sconsigliato andare a letto troppo tardi e/o privarsi di ore di sonno durante la notte che precede un esame universitario o un importante evento che necessita di un alto impegno a livello fisico e cognitivo. Studi hanno indagato la relazione tra sonno e produttività lavorativa ed è emerso che le persone che dormono poco sono più frequentemente assenti dal lavoro, sono meno produttive e sono maggiormente coinvolte in incidenti (Garbarino et al., 2020).


 L'evidenza suggerisce che vari ormoni e processi metabolici sono influenzati dalla qualità e quantità del sonno. Il dormire regola la produzione di alcuni importanti ormoni necessari per la regolazione e riorganizzazione dei tessuti corporei e della fame, come ad esempio l'ormone della crescita, il cortisolo, la leptina e la grelina, i quali sono strettamente associati al sonno e alla ritmicità circadiana (Kim et al., 2015). La regolazione ormonale avviene principalmente nello stadio SWS del sonno. 


Negli ultimi anni, la ricerca ha visto un crescente interesse per la relazione bidirezionale tra emozioni e sonno. Mentre il dormire correttamente migliora le funzionalità fisiche e cognitive durante la giornata, la privazione del sonno, sia in acuto che cronica, rende le persone più fragili emotivamente e sensibili a stimoli ed eventi stressanti. Il sonno, quindi, sembra essere essenziale per la nostra capacità di far fronte allo stress emotivo nella vita di tutti i giorni. Tuttavia, quando lo stress quotidiano non è sufficientemente regolato, può causare problemi di salute e disturbi del sonno. Possiamo quindi affermare che non solo le emozioni hanno un impatto sul sonno, ma che il sonno gioca un ruolo chiave nella regolazione delle emozioni. (Vandekerckhove & Wang, 2018). Per concludere, è quindi sopportuno garantire al nostro organismo una corretta quantità di riposo notturno, che va dalle 7 alle 9 ore.

 

Bibliografia

Conte, F., & Ficca, G. (2013). Caveats on psychological models of sleep and memory: A compass in an overgrown scenario. Sleep Medicine Reviews, 17(2), 105–121. https://doi.org/10.1016/j.smrv.2012.04.001
Garbarino, S., Tripepi, G., & Magnavita, N. (2020). Sleep health promotion in the workplace. International Journal of Environmental Research and Public Health, 17(21), 1–14. https://doi.org/10.3390/ijerph17217952
Kim, T. W., Jeong, J. H., & Hong, S. C. (2015). The impact of sleep and circadian disturbance on hormones and metabolism. International Journal of Endocrinology, 2015. https://doi.org/10.1155/2015/591729
Vandekerckhove, M., & Wang, Y. L. (2018). Emotion, emotion regulation and sleep: An intimate relationship. AIMS Neuroscience, 5(1), 1–17. https://doi.org/10.3934/Neuroscience.2018.1.1