Editoriale

Cosa sono le apnee notturne - disturbi del sonno

Cosa sono le apnee notturne - disturbi del sonno

I disturbi legati al sonno sono frequenti e comuni nella popolazione di tutto il mondo. Persone di qualsiasi età riportano spesso di non dormire abbastanza, di non riuscire ad addormentarsi e riposare bene. A volte, questa mancata capacità di dormire correttamente è legata a condizioni cliniche.

Esistono decine di condizioni che possono alterare il sonno, tra queste rientrano le apnee notturne. L'epidemiologia dell'apnea ostruttiva del sonno, detta anche apnea notturna, è stata descritta in un numero significativo di studi. L’apnea notturna colpisce il 4-5% della popolazione di mezza età, maggiormente gli uomini che le donne (rapporto 2:1), ed è definita sulla base dei sintomi della sonnolenza diurna e delle misure oggettive della respirazione disordinata durante il sonno.

L'ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno causa pause respiratorie ripetitive accompagnate da desaturazione dell'ossigeno e, infine, a inevitabili disturbi del sonno. La respirazione associata a disturbi del sonno (russamento e apnee associate) è comune e colpisce fino al 20% della popolazione (Jennum & Riha, 2009). La diagnosi ef il trattamento sono rimasti sostanzialmente invariati negli ultimi 25 anni. Il metodo più valido e usato per la diagnosi delle apnee notturne, considerato il “Gold Standard” per la misura oggettiva del paziente, è la polisonnografia (PSG).

PSG

La PSG monitora: il flusso d'aria nasale e / o orale, il movimento toraco-addominale, il russamento, l’elettroencefalogramma (misura dell’attività elettrica del cervello), l’elettro-oculogramma (movimento degli occhi), l’elettromiografia (monitora il sistema nervoso dei muscoli) e la saturazione di ossigeno. I fattori che sono associati all’insorgenza delle apnee notturne sono molteplici. Uno dei più comuni è la predisposizione genetica familiare (Riha et al., 2009). Esistono forti evidenze epidemiologiche e cliniche per una relazione tra apnea notturna, obesità e sindrome metabolica. Inoltre, la menopausa e la sindrome dell’ovaio policistico possono essere fattori che predispongono alle apnee notturne (Jennum & Riha, 2009).

Alcune delle conseguenze legate alle apnee notturne sono connesse all’apparato cardiocircolatorio, ai disturbi del sonno, sonnolenza cronica e ridotta capacità cognitiva. La terapia a pressione positiva continua delle vie aeree (CPAP) può alleviare l'ostruzione delle vie aeree superiori nei pazienti, correggere efficacemente l'insorgenza dell'apnea notturna, alleviare l'ipossiemia e l'ipercapnia. Un altro trattamento che è possibile utilizzare per questa condizione è il dispositivo di avanzamento mandibolare (MAD), il quale è stato sempre più applicato nella pratica clinica negli ultimi anni ed è diventato la prima scelta di trattamento per i pazienti con apnea notturna da lieve a moderata, nonché per i pazienti gravi che non possono tollerare il trattamento CPAP (Li et al., 2020). I due trattamenti sopra descritti sono una buona strategia per migliorare la quantità e la qualità del sonno, diminuendo di conseguenza gli effetti negativi dell’apnea notturna.

 

Referenze

Jennum, P., & Riha, R. L. (2009). Epidemiology of sleep apnoea/hypopnoea syndrome and sleep-disordered breathing. European Respiratory Journal, 33(4), 907–914. https://doi.org/10.1183/09031936.00180108

Li, P., Ning, X.-H., Li, H., Zhang, N., Gao, Y.-F., & Ping, F. (2020). Continuous positive airway pressure versus mandibular advancement device in the treatment of obstructive sleep apnea: a systematic review and meta-analysis. Sleep Medicine, 72, 5–11. https://doi.org/10.1016/j.sleep.2020.03.015

Riha, R. L., Gislasson, T., & Diefenbach, K. (2009). The phenotype and genotype of adult obstructive sleep apnoea/hypopnoea syndrome. European Respiratory Journal. https://doi.org/10.1183/09031936.00151008