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P come Pennichella

P come Pennichella

Dal Mediterraneo, in particolare nei paesi con il clima più caldo, all’America latina fino a Cina e India, il riposino pomeridiano è un appuntamento fisso quotidiano. Le esigenze che spingono ad andare a dormire per un breve periodo, di solito nel primo pomeriggio, possono essere le più diverse, in base al contesto sociale, culturale, ma anche in base all’età. Naturale che bebè e bambini piccoli abbiano bisogno di più sonno e che quindi sia più spiccata l’esigenza di fare pisolini frequenti e di durata maggiore rispetto agli adulti, a cui bastano dai 20 ai 30 minuti per riposare e combattere la stanchezza, causata magari da un sonno notturno disturbato o da turni di lavoro notturno. C’è chi la pennichella poi la schiaccia anche in ufficio, o dovunque si trovi, come nei paesi asiatici (pensiamo ai giapponesi in metropolitana di ritorno dal lavoro), dove ci sono addirittura multinazionali che hanno creato stanze-dormitorio ad hoc e inserito i power nap (che in genere è molto breve, tra i 15 e i 20 minuti) come pausa “obbligatoria” post-prandiale, quasi come se fosse una sessione di allenamento in palestra. 

Perché fa bene 

D’altronde i benefici del pisolino sono innegabili: favorisce le funzioni cognitive, come la memoria e la concentrazione, le prestazioni sportive, oltre a migliorare l’umore e ridurre lo stress. Se fatto, però, nel modo giusto. Durante un riposino pomeridiano, infatti, non c’è tempo sufficiente per attraversare tutte le varie fasi del sonno, come succede di notte. Se il pisolino non supera i 30 minuti, non si entra nella fase REM ma si arriva solo allo step in cu i muscoli si rilassano, il corpo rallenta le sue funzioni, ma il sonno è ancora leggero. Questo è un vantaggio, perché facilita un risveglio più veloce e benefico, evitando quella sensazione di disorientamento e stordimento causato da un pisolino più lungo, da cui ci si riprende quindi con più lentezza.  

Come, dove e quando fare siesta

Questi sono tre aspetti di cui tenere conto perché il pisolino sia benefico, proprio perché influenzano come una persona si sente dopo il risveglio.  

Partiamo dal momento della giornata ideale: gli esperti, infatti, si raccomandano che per gli adulti passino otto o più ore tra pisolino e sonno notturno. Questo significa fare la siesta più o meno entro le tre di pomeriggio. Avvertire un naturale senso di sonnolenza dopo pranzo è normale, perché secondo il ritmo circadiano del corpo, il famoso orologio interno che segue un ciclo di 24 ore, sono due i momenti riservati al sonno. Il più importante è di notte, l’altro è nel primo pomeriggio. 

Il pisolino perfetto dovrebbe durare tra i 20 e 30 minuti al massimo, così da evitare, come spiegavamo sopra, di entrare in una fase di sonno profondo da cui è più difficile risvegliarsi. Se supera questa durata, anche in questo caso si può compromettere il riposo notturno, in particolare nelle persone di mezza età e negli anziani. Ma è davvero una questione molto personale. L’unica eccezione in cui la pennichella può arrivare anche a 90 minuti è nel caso di persone che lavorano durante le ore notturne: allora è normale che il pisolino si allunghi. 

Anche l’ambiente dove si schiaccia il pisolino può fare la differenza. L’ideale è dormire al buio, meglio se in un letto, cercando quindi di riprodurre le stesse condizioni del sonno notturno, magari utilizzando tappi per le orecchie e mascherine per gli occhi. Sonnecchiare in poltrona o sul divano, in posizione semi seduta, può essere comunque utile se il pisolino è subito dopo pranzo, evitando così il rischio di rallentare la digestione.

Il caffè può essere l’alleato di un buon pisolino

Hai mai sentito parlare del cosiddetto “caffeine nap”? Funziona così: bere un caffè poco prima di dedicarsi a un pisolino garantisce un risveglio ancora migliore, perché la caffeina ha bisogno di circa 20-30 minuti prima di entrare in circolo e portare la sua sferzata di energia, e in questo modo coinciderebbe esattamente con la durata ideale della siesta. 

Detto questo, è importante anche sottolineare che i benefici dei pisolini si fanno sentire di più in chi li fa con regolarità, ma non è detto che siano adatti a tutti. Fare la pennichella non è obbligatorio, se non se ne sente l’esigenza e la propria sleep routine, oltre al livello di energia quotidiana, funziona anche senza.